È online la sezione Politica agricola comune post 2020

È online il nuovo portale della Regione Puglia dedicato alla Politica agricola comune (Pac), ovvero l’insieme delle regole che l’Unione Europea adotta per regolamentare il comparto agricolo di tutti i Paesi membri. 

Il portale nasce con l’idea di essere un nuovo strumento attraverso il quale l’Assessorato regionale Agricoltura intende avviare un confronto partecipato con i principali stakeholders del sistema agro alimentare pugliese. Una piattaforma virtuale funzionale a restituire un quadro esaustivo dei fabbisogni percepiti, nonché a condividere il complesso delle azioni necessarie per accompagnare la redazione del Piano Strategico della Pac post 2020. 

“Il portale web  – dichiara l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia - intende raccogliere i contenuti necessari a definire gli indirizzi strategici delle politiche della Pac post 2020 che costituiranno la base di approfondimenti e confronto con il partenariato con cui sono certo si possa realizzare un percorso condiviso che sappia delineare le strategie dello Sviluppo rurale regionale post 2020”.  

“La Programmazione per lo Sviluppo Rurale 2021-2027 rappresenta una grande opportunità per ridefinire le politiche di sviluppo sostenibile – prosegue – e le sfide che attendono l’agricoltura della nostra regione. Seppure nell’attuale indeterminatezza dello scenario regolamentare e finanziario che caratterizza la Pac post 2020, ove non sono ancora certi i tempi e la governance della futura programmazione, la Regione Puglia ha la consapevolezza che un valido processo di pianificazione, che abbia coerenza con le potenzialità e i bisogni del settore primario e delle aree rurali, debba prendere comunque avvio.  

Nonostante la crisi economica che ha colpito anche le aree rurali regionali a partire dal 2008 e la successiva congiuntura economica negativa determinata dall’emergenza sanitaria da Covid-19 il sistema agro alimentare, nel suo complesso, mostra una notevole capacità di resilienza grazie alle performance che stanno contraddistinguendo alcuni importanti comparti dell’offerta alimentare regionale. Le politiche regionali hanno contribuito ad attutire gli effetti della crisi, in un’ottica di complementarietà rispetto agli strumenti di sostegno definiti nel quadro delle più ampie politiche dell’UE. Tuttavia, sono necessari interventi mirati, tesi a contrastare le forti debolezze che si registrano nell’ambito dell’organizzazione del tessuto produttivo agricolo regionale e della sua conseguente capacità di trattenere e distribuire al meglio il valore aggiunto lungo le filiere. Tutto questo sempre nell’ottica generale di tutelare i redditi degli agricoltori e preservare le componenti climatico ambientali, le risorse idriche, il paesaggio e la biodiversità. 

L’Agenda del prossimo decennio – conclude Pentassuglia - presenta sfide importanti: cambiamento climatico, equilibri geo-politici in evoluzione, emergenze fitosanitarie e sociali legate all’immigrazione, assetti commerciali ed economici modificati. È questo il quadro fondamentale per il quale interrogarsi sul cammino che è necessario delineare, al fine di assicurare lo sviluppo sostenibile del settore agricolo regionale”. 

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Pubblicato il 09 marzo 2021