CGIA. Rapporto tra pensioni erogate e lavoratori. Anno 2024

La CGIA (Associazione Artigiani Piccole Imprese) di Mestre pubblica un'analisi sul rapporto tra trattamenti pensionistici erogati (di vecchiaia, assistenziale, ai superstiti, di invalidità e indennitaria) e il numero di occupati (dipendenti e indipendenti) sul territorio nazionale, elaborando dati INPS e ISTAT aggiornati al 2024.

Se a livello nazionale, il saldo rimane positivo di +917.252 unità, le ripartizioni territoriali presentano un dato disomogeneo, con un marcato squilibrio demografico e occupazionale, particolarmente accentuato nel Mezzogiorno. Le ripartizioni del Nord Ovest (+910.170), Nord Est (+771.796) e Centro (+520.423) mostrano infatti un surplus di lavoratori attivi rispetto ai pensionati, mentre a fronte di 7.329.196 pensioni erogate nel Mezzogiorno, si registrano 6.447.387 occupati, generando un saldo negativo pari a -881.809 unità.

A livello regionale, i saldi positivi più rilevanti si registrano in Lombardia (+803.180), Veneto (+395.338) e Lazio (+377.868), i disallineamenti più marcati riguardano Sicilia (-182.394), Calabria (-231.100) e Puglia (-231.706).

La Puglia emerge come la regione con il disallineamento più marcato a livello nazionale, con un saldo negativo pari a -231.706 unità, risultante da 1.535.677 pensioni erogate, a fronte di 1.303.971 occupati. L'analisi provinciale conferma questa tendenza.
La provincia di Lecce risulta essere la più "squilibrata" d'Italia, con un saldo negativo di -90.306. Seguono Taranto (-77.958), Foggia (-33.444), Brindisi (-23.024) e Barletta-Andria-Trani (-18.663).
L'unica provincia pugliese a registrare un saldo positivo è Bari, con +11.689 unità.

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Pubblicato il 10 novembre 2025